I “velocizzatori” sono tutti gli applicativi software in commercio, che con nessuna omologa ed autorizzazione, sfruttano la procedura di invio dei documenti commerciali situata sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.
Le uniche modalità di invio dei corrispettivi attualmente accettate dall’Agenzia delle Entrate sono:
- Registratore Telematico
- PROCEDURA WEB “documento commerciale online"
L’Agenzia delle Entrate è già intervenuta sul tema con la risposta all’Interpello n.413 del settembre 2020. I due punti funzionali, per i quali l’agenzia chiarisce inequivocabilmente che la procedura online per emettere scontrino elettronico senza registratore di cassa, non può avvenire sono:
- La memorizzazione dei dati fiscalmente rilevanti delle operazioni sul dispositivo utilizzato dall’utente ed il colloquio automatizzato con i sistemi dell’Agenzia in un momento successivo
- Alterare i dati memorizzati e/o trasmessi all’Agenzia delle entrate ovvero quanto generato in risposta agli stessi (ad esempio, la stampa del documento commerciale)
Si evince quindi che:
1) La procedura non può memorizzare i dati e poi collegarsi in un secondo momento per inviarli all’agenzia. Pertanto tutte quelle procedure che promettono di fare scontrino in modalità ‘offline’ ovvero senza la connessione internet per poi inviarli in un secondo tempo SONO ILLEGALI.
2) Il documento commerciale emesso deve essere il file PDF generato dalla procedura di A.E. stessa, stampato o inviato in maniera elettronica, ma non può essere un documento ricostruito da un’app anche se simile al documento emesso dall’agenzia. In questo caso moltissime app riscostruiscono il documento per agevolare la stampa ma soprattutto l’invio tramite whatsapp, cosa che renderebbe l’app stessa ILLEGALE.
Che differenze ci sono tra i dati inviati all’agenzia delle entrate dal registratore telematico a quelli inviati dalla procedura web online e quindi dalle app per fare lo scontrino elettronico senza registratore di cassa ?
Il Registratore telematico memorizza in una memoria fiscale interna tutti i dati degli scontrini emessi e a fine serata si limita ad inviare i totali giornalieri all’agenzia, ovvero quanto è stato incassato diviso per aliquota IVA e per tipo di pagamento, contante, elettronico, non riscosso ecc.
Pertanto l’Agenzia delle entrate se vorrà avere i dati in dettaglio delle vostre vendite o prestazioni (tipo di articolo o servizi, prezzi, sconti ecc.) dovrà recarsi presso il vostro esercizio o domicilio e richiedervi una stampa o esportazione della memoria di dettaglio del vostro Registratore telematico per poter fare degli accertamenti.
Nel caso di utilizzo di app per lo scontrino senza registratore di cassa telematico, dovremo inserire la Natura del bene/prestazione e l’importo, oltre ad eventuali sconti. L’agenzia memorizzerà e manterrà tutti i dati inseriti, questo vi semplificherà gli adempimenti, in quanto non dovrete effettuare nessuna operazione alla chiusura serale, però lascerà nelle mani dell’agenzia i dettagli di tutte le vostre transazioni.
E’ facile intuire che gli accertatori in questo caso non dovranno nemmeno venire nel vostro esercizio per chiedervi i dati. Ma la cosa più preoccupante è che in futuro l’agenzia potrà anche adottare un algoritmo per far scattare gli accertamenti in modo automatico a quegli esercenti dei quali disporrà dei dati di dettaglio nei proprio sistemi informatici.
Concludiamo quindi con il suggerimento di fare molta attenzione perché con l’illusione di risparmiare del denaro, utilizzando queste app borderline, potreste ritrovarvi nella spiacevole situazione di pagare una sanzione molto elevata, molto più che comprando un semplice registratore telematico.