GUIDA ALLA TRASMISSIONE TELEMATICA DEI CORRISPETTIVI:
Entro quando?
Dal 1 gennaio 2021, tutti i commercianti al minuto dovranno adeguarsi per la trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi.
SOGGETTI ESONERATI: I contribuenti che svolgano le attività previste dall’art. 2 del d.P.R. 696/1996 Tabaccai e coloro che vendono beni soggetti a Monopolio di Stato; Tassisti e Ncc; Benzinai; Produttori agricoli; Negozianti che vendono cartoline e souvenir; Ambulanti che vendono caldarroste, gelati, dolci, alimenti e bevande negli stadi ecc.; Commercio elettronico; Calzolai
E I FORFETTARI? Sono obbligati alla certificazione dei corrispettivi e all’invio telematico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate, e quindi a dotarsi di Registratore di Cassa Telematico. La programmazione dell’aliquota iva sul registratore telematico sarà N2 - “Non Soggetta
In cosa consiste?
Per l’invio dei corrispettivi telematici è necessario dotarsi di un “Registratore Telematico” che dovrà essere collegato in rete (internet) o, in alternativa, di altri strumenti indicati dall’Agenzia delle Entrate.
Per quelle attività che non hanno una linea internet in negozio, è possibile utilizzare il proprio smartphone, collegato opportunamente al registratore telematico in modalità HOT SPOT, per inviare i corrispettivi.
A fine giornata, la chiusura di cassa giornaliera verrà elaborata dall’ apparecchio telematico che predisporrà e sigillerà elettronicamente un file (XML) contenente i totali giornalieri e l’iva dettagliata totale, e lo trasmetterà all’Agenzia delle Entrate in modo sicuro, tramite la rete internet.
L’ emissione di un documento avrà solo validità commerciale (es. per garanzia dell’acquisto a favore del cliente) .
Il documento assumerà valore fiscale solo quando, per espressa richiesta dell’acquirente, vengano riportati i suoi dati relativi a codice fiscale o partita IVA.
Sarà abrogata la tenuta del registro dei corrispettivi (resta possibile, però, su base volontaria), eliminando il rischio di potenziali sanzioni per il contribuente in caso di errori od omissioni commesse in sede di redazione del registro stesso.
Cosa fare?
1 Dotarsi di un Registratore Telematico
Nel caso l’esercente abbia già un registratore di cassa, rivolgersi al proprio tecnico abilitato per verificare se sia sufficiente adattarlo, oppure sia necessario acquistare un registratore telematico nuovo.
Nel caso non abbia un registratore di cassa, acquistarlo presso i rivenditori autorizzati di misuratori fiscali e telematici. Sul mercato esistono diversi modelli di registratore telematico, farsi consigliare su quello più adatto per la propria attività commerciale.
2 Procurarsi le credenziali per accedere al portale dell’agenzia delle entrate
Prima dell’installazione del registratore telematico, l’esercente deve accedere al portale "Fatture & Corrispettivi",nella sezione “Siti tematici”, del sito istituzionale dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it
Questa operazione può essere fatta anche attraverso un intermediario abilitato (es. commercialista).
3 Accreditarsi
Dopo aver ricevuto le credenziali di accesso, l’esercente deve “accreditarsi” al sistema telematico dei corrispettivi.
Partendo dalla home page del sito "Fatture & Corrispettivi", bisogna selezionare la voce “vai a corrispettivi” presente nel riquadro “corrispettivi”.
Questa operazione può essere fatta anche attraverso un intermediario abilitato (es. commercialista).
4 Messa in servizio del registratore telematico
Una volta accreditato, sarà cura del centro tecnico abilitato ad effettuare l’installazione e la messa in servizio del registratore telematico, che funzionerà in modo identico ai vecchi registratori di cassa.
La matricola dell’ apparecchio si abbina alla P.IVA dell’esercente e verrà comunicato al sistema dell’Agenzia delle Entrate che saprà che tutti i dati inviati da quel registratore telematico sono riconducibili all’esercente che lo possiede.
Una volta effettuata l’attivazione, l’Agenzia delle entrate rilascia al titolare del Registratore telematico un QRCODE da applicare sull’apparecchio, visibile ai clienti, che consente a questi ultimi di verificare il corretto censimento e la regolare verificazione periodica del Registratore mediante consultazione on-line dei dati identificativi del Registratore e del suo titolare.
Fatto ciò, l’esercente non dovrà modificare il proprio modus operandi o svolgere attività nuove e/o aggiuntive rispetto al passato: sarà il registratore telematico, a memorizzare le operazioni svolte e, al momento della chiusura giornaliera, ad effettuare automaticamente tutte le operazioni di elaborazione e trasmissione dei dati – in modalità sicura – richieste dalla norma.
L’esercente potrà Monitorare i file trasmessi sul portale dell’agenzia delle entrate, all’interno della sezione “Consultazione”, “Monitoraggio dei file trasmessi” e, poi, quello “File dati corrispettivi”
5 Contributo per il registratore telematico
La Legge di Bilancio 2019 riconosce a coloro che acquistano un nuovo registratore o adattano quello esistente, in vista dell’obbligo di invio telematico dei corrispettivi, un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta, per un massimo di € 250,00 per l’acquisto e di € 50,00 per l’aggiornamento, da utilizzare in compensazione mediante il Modello F24 (codice 6899)